Il sistema endocannabinoide regola molteplici processi fisiologici, tra questi l’appetito, il sonno, la risposta del dolore e l’infiammazione. Inoltre, interagisce con i fitocannabinoidi beneficiandosi delle proprietà terapeutiche. Secondo studi scientifici, i recettori del corpo umano in cui si connettono i fitocannabinoidi sono 1 (CB1) e 2 (CB2), entrambi situati nel sistema nervoso. Quando collegati a cannabinoidi prodotte naturalmente dall'organismo e derivati dall'acido arachidonico, i recettori possono agire, regolando i principali endocannabinoidi come Anandamide (AEA) e 2-Aquidonoilglicerolo (2-AG).
La deficienza nella produzione di endocannabinoidi è correlata ad alcune patologie e sono associate a carenza o eccesso di neurotrasmettitori. CBD, CBG e THC sono fitocannabinoidi che interagiscono con il nostro sistema endocannabinoide bilanciando gli effetti sull’organismo dei "cannabinoidi" endogeni, così chiamati a causa della loro somiglianza con i composti presenti nella pianta di Cannabis Sativa L., 1753. Esistono altri componenti negli estratti di canapa, ognuno con i suoi effetti e benefici, e agiscono con il cosiddetto "effetto entourage", dove i vari fitocannabinoidi lavorano sinergicamente per migliorare l'azione terapeutica dei cannabinoidi.
Gli scienziati hanno notato benefici significativi con l’olio di CBD nel trattamento di malattie e patologie, con le seguenti attività fisiologiche*:
- THC: euforico, antiemetico, stimolante dell’appetito e analgesico;
- CBD: antiinfiammatoria, anticonvulsivante e analgesico;
- CBG: antiinfiammatoria, antibatterico, ipotensione, vasocostrizione e neuroprotettive.
*The Journal of Pharmacology and Experimental Therapeutics,
https://doi.org/10.1124/jpet.120.000340 J Pharmacol Exp Ther 376:204-2012, febbraio 2021.
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